Openai e la crisi del Nonprofit.

Il Cambiamento di OpenAI: Da Nonprofit a Public Benefit Corporation

OpenAI ha completato nell’ottobre 2025 una delle ristrutturazioni corporate più controverse e discusse nel settore tecnologico, trasformando la sua divisione for-profit in una Public Benefit Corporation (PBC) valutata 500 miliardi di dollari. Questa transizione segna un punto di svolta significativo per un’organizzazione fondata nel 2015 come entità nonprofit con la missione esplicita di garantire che l’intelligenza artificiale generale (AGI) beneficiasse tutta l’umanità.

La Reazione del Mercato

Il mercato finanziario ha accolto positivamente la ristrutturazione. Microsoft, principale investitore di OpenAI con oltre 13 miliardi di dollari investiti, ha ottenuto una partecipazione del 27% nella nuova struttura for-profit, per un valore stimato di circa 135 miliardi di dollari. Le azioni Microsoft sono salite di circa il 2% dopo l’annuncio, segnalando la fiducia degli investitori nella nuova configurazione.

La ristrutturazione rimuove il controverso limite del 100x sui rendimenti degli investitori implementato nel 2019, aprendo le porte a investimenti illimitati. SoftBank ha approvato la tranche finale di un investimento da 40 miliardi di dollari che era condizionato proprio al completamento della transizione entro fine anno. Questa struttura posiziona OpenAI per una delle più grandi IPO della storia tecnologica, con valutazioni che potrebbero raggiungere 1 trilione di dollari.

Dal punto di vista operativo, la transizione consente a OpenAI di “raccogliere capitali in modo molto meno complesso”, come affermato dalla CFO Sarah Friar. La società ha già annunciato investimenti massicci: 1,4 trilioni di dollari in infrastrutture AI e contratti da 250 miliardi di dollari con Azure.

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L’Opinione Pubblica: Una Divisione Profonda

La reazione dell’opinione pubblica è stata nettamente polarizzata, riflettendo tensioni fondamentali tra profitto e missione sociale.

Critiche e Opposizioni

Una coalizione di oltre 50 organizzazioni nonprofit, ex-dipendenti di OpenAI, premi Nobel e studiosi di diritto ha mobilitato un’intensa campagna di opposizione. Il gruppo EyesOnOpenAI, guidato da organizzazioni come LatinoProsperity e la San Francisco Foundation, ha definito la transizione un “tradimento della missione originale” e ha fatto pressioni sugli Attorney General di California e Delaware per bloccarla.

Le critiche principali riguardano:

  • Perdita di controllo nonprofit: Sebbene la nuova OpenAI Foundation mantenga formalmente il controllo con una partecipazione del 26% (130 miliardi di dollari), i critici sostengono che il board nonprofit sia diventato un “timbro di gomma” dopo l’espulsione e il reintegro di Sam Altman nel novembre 2023. La presenza di Altman stesso e di figure corporate come Adebayo Ogunlesi di BlackRock nel board solleva dubbi sulla vera indipendenza.
  • Inadeguatezza della compensazione: Il Tyler Johnston del Midas Project ha argomentato che i 130 miliardi di dollari (circa il 20% della valutazione totale) non sono sufficienti, considerando che OpenAI aveva promesso nel 2019 che “tutti i rendimenti eccedenti” sarebbero andati al nonprofit. Judith Bell della San Francisco Foundation ha definito l’accordo come “mettere le volpi a guardia del pollaio”.
  • Utilizzo di tattiche intimidatorie: Almeno sette organizzazioni nonprofit critiche nei confronti di OpenAI hanno ricevuto subpoena eccessivamente ampie nell’ambito del contenzioso con Elon Musk, che molti hanno interpretato come tentativi di intimidazione legale per silenziare il dissenso. Questo ha provocato rare denunce pubbliche da parte di dipendenti attuali ed ex di OpenAI.

Elon Musk e le Battaglie Legali

Elon Musk, cofondatore di OpenAI che ha investito circa 44 milioni di dollari, ha intentato una causa per bloccare la transizione, sostenendo che violi la missione fondativa e costituisca un tradimento della fiducia dei donatori originali. Un gruppo di 12 ex-dipendenti di OpenAI ha presentato un amicus brief a sostegno della posizione di Musk.

La giudice federale Yvonne Gonzalez Rogers, pur negando l’ingiunzione preliminare di Musk a marzo 2025, ha riconosciuto che “si verifica un danno significativo e irreparabile quando il denaro pubblico viene utilizzato per finanziare la conversione di un nonprofit in for-profit”. Ha offerto un processo accelerato per l’autunno 2025, definendo il caso “miliardari contro miliardari”.

Voci a Favore

Non tutti si sono opposti. Cortney Nicolato della Northeastern University ha definito la mossa “intelligente”, sostenendo che permette a OpenAI di “aumentare le opportunità di investimento mantenendo intatte le sue radici nonprofit”. Zico Kolter, membro del board nonprofit, ha affermato che “la configurazione è ora molto più allineata in termini di garantire che il nonprofit benefici del valore creato da OpenAI”.

Mozilla ha però espresso una critica tagliente: “L’esodo di personale di principio da OpenAI è un altro esempio del loro vero obiettivo a lungo termine: il profitto. Per quanto possiamo dire, OpenAI non esiste più come organizzazione di interesse pubblico”.


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Implicazioni per il Futuro della Tecnologia e dell’Impresa

La transizione di OpenAI ha ramificazioni profonde che vanno ben oltre l’azienda stessa.

Accelerazione della Corsa agli Armamenti AI

Gastón de los Reyes della Northeastern University osserva: “Le porte del capitale sono state aperte per mantenere questa corsa agli armamenti tra OpenAI, Google e Anthropic”. La ristrutturazione elimina vincoli finanziari che limitavano la capacità di OpenAI di competere, potenzialmente intensificando la competizione per l’AGI.

Questo solleva preoccupazioni sulla sicurezza: critici temono che la priorità data alla velocità di sviluppo per soddisfare gli investitori possa compromettere le garanzie di sicurezza. Il team Superalignment di OpenAI, che aveva ricevuto il 20% delle risorse computazionali per la ricerca sulla sicurezza a lungo termine, è stato sciolto nel 2024. Sarah Green-Lowe della Coalition for AI Policy ha commentato: “Se questo è come OpenAI si comporta mentre è ancora teoricamente sotto supervisione nonprofit, è allarmante considerare come si comporterà una volta libera di concentrarsi esclusivamente sulla massimizzazione del profitto”.

Nuovo Modello di Governance Corporate

La struttura ibrida di OpenAI – una Public Benefit Corporation controllata da una fondazione nonprofit – crea un precedente per bilanciare missione sociale e imperativo commerciale. Le PBC hanno l’obbligo legale di considerare gli interessi degli stakeholder e l’impatto sociale oltre al profitto degli azionisti. Anthropic e xAI di Musk hanno adottato strutture simili.

Tuttavia, persistono dubbi sull’efficacia pratica. Rose Chan Loui della UCLA Law School ha osservato che “lo statuto dà molta ampiezza su come decidono di perseguire [il beneficio pubblico] e quando decidono di dare priorità al nonprofit. Lo vedo come una sorta di promessa non vincolabile e non applicabile”.

Impatto sulle Dinamiche di Mercato

La partnership ristrutturata con Microsoft crea un ecosistema complesso dove collaborazione e competizione coesistono. Microsoft mantiene accesso esclusivo all’API di OpenAI fino al 2032, ma OpenAI può ora utilizzare altri provider cloud come Oracle per prodotti non-API. Un panel indipendente determinerà quando OpenAI raggiunge l’AGI, momento in cui cesseranno i diritti di Microsoft ai modelli più avanzati e il revenue-sharing del 20%.

Questa struttura solleva questioni antitrust: l’Attorney General del Delaware Kathy Jennings ha dichiarato di essere disposta ad agire legalmente se OpenAI non rispetta gli obblighi di beneficio pubblico. La concentrazione di potere tra pochi attori – OpenAI, Microsoft, Amazon (con un contratto da 38 miliardi), Google – potrebbe richiedere maggiore scrutinio regolatorio.


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È un Comportamento Poco Etico?

La questione dell’eticità della transizione dipende dalla prospettiva adottata.

Argomenti a Favore dell’Accusa di Comportamento Poco Etico

  1. Tradimento della fiducia dei donatori: Elon Musk e altri hanno donato decine di milioni con l’aspettativa esplicita che i fondi sarebbero stati dedicati al beneficio pubblico, non all’arricchimento privato. Le email rivelate durante il contenzioso mostravano che il reclutamento di talenti si basava sulla promessa che si stava “costruendo AI a beneficio dell’umanità piuttosto che degli azionisti”.
  2. Cambiamento di missione sostanziale: Come argomentato dal Professor Bryan Chaffee, “l’enfasi sarà ora sul profitto”. Ex-dipendenti descrivono la situazione come “il motivo del profitto sta vincendo. Hanno rinunciato all’angolazione altruistica”. Jacob Hilton, che ha lavorato in OpenAI dal 2018 al 2023, ha testimoniato che “la leadership sottolineava costantemente che la responsabilità fiduciaria principale di OpenAI era verso l’umanità… Ora stanno suggerendo di abbandonare quella promessa fondamentale”.
  3. Tempistica opportunistica: OpenAI ha beneficiato enormemente dello status nonprofit per reclutare talenti e ottenere vantaggi fiscali. La conversione dopo aver raggiunto una valutazione di 500 miliardi di dollari solleva interrogativi su se l’organizzazione abbia sfruttato ingiustamente i benefici dello status nonprofit come trampolino verso la redditività commerciale.
  4. Governance compromessa: Il board nonprofit che ha tentato di rimuovere Altman nel novembre 2023 per preoccupazioni sulla comunicazione e sulla missione è stato sostituito con uno più allineato commercialmente. Questo solleva dubbi sulla capacità del nonprofit di esercitare vera supervisione indipendente.

Argomenti a Difesa

  1. Necessità economica: Paul Roetzer di SmarterX osserva che OpenAI sta perdendo 40-50 miliardi di dollari annualmente. Senza la ristrutturazione, l’organizzazione non potrebbe sopravvivere finanziariamente per perseguire la sua missione AGI. Il seeding di una fondazione con 130 miliardi di dollari crea “una delle organizzazioni filantropiche meglio finanziate della storia”.
  2. Contesto competitivo mutato: OpenAI sostiene che la struttura profit-capped aveva senso quando si prevedeva un’unica azienda AGI, ma con “molte grandi aziende AGI” ora in competizione, il modello originale non è più appropriato.
  3. Mantenimento del controllo nonprofit: A differenza del piano originale del 2024 che avrebbe eliminato completamente la supervisione nonprofit, la struttura finale mantiene il nonprofit in posizione di controllo con potere di nominare il board della PBC.
  4. Compromesso necessario: Dopo “lunghe e intensive negoziazioni” con gli Attorney General, OpenAI ha fatto concessioni significative, incluso l’impegno a rimanere in California sotto supervisione statale e la creazione di un comitato per la sicurezza con potere di bloccare lanci di prodotto.

Valutazione Complessiva

Il comportamento di OpenAI attraversa zone grigie etiche complesse. Mentre tecnicamente legale (approvato dagli Attorney General di California e Delaware), la transizione solleva preoccupazioni legittime su:

  • Equità procedurale: Il processo è stato opaco, con negoziazioni dietro porte chiuse e informazioni limitate ai stakeholder esterni.
  • Adeguatezza della compensazione: La valutazione degli asset nonprofit è intrinsecamente complessa, e esistono dubbi ragionevoli sul fatto che 130 miliardi rappresentino il valore pieno degli obblighi filantropici di OpenAI.
  • Precedente pericoloso: Permettere conversioni lucrative potrebbe incentivare altre organizzazioni a sfruttare status nonprofit come strategia di bootstrap, per poi convertirsi una volta raggiunta la redditività commerciale.

Un ex-dipendente citato anonimamente riassume la tensione centrale: “Che posizione migliore potresti avere rispetto al controllo letterale dell’azienda sull’orlo di costruire l’AGI? Quale somma di denaro potrebbe metterti in una posizione migliore per realizzare quella missione?”. Da questa prospettiva, nessuna compensazione finanziaria – nemmeno 130 miliardi – compensa la perdita di controllo diretto su una tecnologia potenzialmente trasformativa.

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Precedenti Storici

Le conversioni da nonprofit a for-profit non sono inedite, ma la scala e le implicazioni di OpenAI sono senza precedenti nel settore tecnologico.

Conversioni nel Settore Sanitario

Il settore sanitario statunitense ha visto numerose conversioni, in particolare negli anni ’80 e ’90:

  • Wesley Medical Center (Kansas) venduto a Hospital Corporation of America per 265 milioni di dollari nel 1985, creando la Kansas Health Foundation con circa 200 milioni.
  • Presbyterian-St. Luke’s (Denver) venduto ad AMI per 173 milioni nel 1985, stabilendo il Colorado Trust come seconda fondazione più grande dello stato.
  • Blue Cross conversions: Blue Cross della California generò oltre 3 miliardi di dollari in proventi di conversione negli anni ’90. Empire Blue Cross di New York fu particolarmente controverso, con il 95% dei proventi destinati allo stato anziché a una fondazione indipendente.

Molte conversioni precoci furono sottovalutate drammaticamente: Pacificare (California HMO) valutato a 360.000 dollari nel 1984 aveva un valore di mercato di 45 milioni meno di un anno dopo. Greater Delaware Valley Health Care valutato a 100.000 dollari nel 1984 valeva 20 milioni due anni dopo. Questi fallimenti normativi portarono a leggi di conversione più rigorose in oltre metà degli stati USA entro la metà degli anni ’90.

Modello Ibrido Mozilla

L’esempio più rilevante per comparazione è la Mozilla Foundation, fondata nel 2003 come nonprofit che poi creò la sussidiaria for-profit Mozilla Corporation nel 2005. Questa struttura ibrida permette alla fondazione nonprofit di mantenere il 100% di proprietà della corporation tassabile, consentendo alla corporation di generare ricavi (principalmente da accordi di ricerca con Google, poi Yahoo) mentre la fondazione conserva il controllo della missione.

A differenza di OpenAI, Mozilla ha creato la subsidiary for-profit dopo essere stata stabilita come nonprofit, piuttosto che convertire asset nonprofit esistenti. La struttura assicura che non ci siano proprietari privati che possano beneficiare finanziariamente del successo di Mozilla, eliminando incentivi a vendere dati utente o compromettere la privacy. Mozilla ha criticato esplicitamente l’approccio di OpenAI.

Differenze Chiave

La conversione di OpenAI differisce dai precedenti in aspetti critici:

  1. Scala senza precedenti: A 500 miliardi di dollari, OpenAI è di ordini di grandezza più grande delle conversioni precedenti. La fondazione risultante con 130 miliardi supera la Gates Foundation come la più grande degli Stati Uniti.
  2. Tecnologia trasformativa: A differenza di ospedali o assicurazioni, OpenAI sviluppa potenzialmente AGI, tecnologia che potrebbe ridefinire fondamentalmente la società umana.
  3. Velocità e pressione competitiva: La conversione è stata accelerata da scadenze di investimento (SoftBank) e pressione competitiva intensa, piuttosto che da fallimento finanziario o cambiamenti di mercato graduali.
  4. Controllo residuo ambiguo: Mentre le conversioni sanitarie trasferivano completamente asset a fondazioni indipendenti, la struttura di OpenAI mantiene legami intricati tra nonprofit e for-profit con linee di autorità contestate.

Conclusioni

La transizione di OpenAI da nonprofit a Public Benefit Corporation controllata da fondazione nonprofit rappresenta un esperimento audace nel bilanciare missione sociale e imperativo commerciale nell’era dell’AI. Il mercato ha reagito positivamente, vedendo opportunità di investimento senza precedenti. Tuttavia, l’opinione pubblica rimane profondamente divisa, con critiche sostanziali da parte di organizzazioni civili, ex-dipendenti e figure come Elon Musk.

La questione dell’eticità non ammette risposta semplice. OpenAI ha seguito processi legali e ottenuto approvazioni normative, creando una delle fondazioni più grandi della storia. Tuttavia, la transizione solleva interrogativi legittimi sul tradimento della fiducia dei donatori, sull’adeguatezza della compensazione e sul precedente stabilito per future conversioni opportunistiche.

I precedenti storici – dalle conversioni ospedaliere sottovalutate degli anni ’80 al modello ibrido di Mozilla – offrono lezioni contrastanti. La scala, la tempistica e la natura della tecnologia di OpenAI rendono questa conversione unica nella storia aziendale.

Per il futuro della tecnologia e dell’impresa, le implicazioni sono profonde: accelerazione della corsa agli armamenti AI, nuovi modelli di governance corporate, concentrazione di potere economico, e questioni irrisolte su chi controlla tecnologie potenzialmente trasformative. Come osservato dall’Attorney General del Delaware, la vigilanza continua sarà essenziale per garantire che gli obblighi di beneficio pubblico siano rispettati.

La vera prova dell’eticità di questa transizione emergerà nel tempo: OpenAI manterrà il suo impegno verso il beneficio dell’umanità, o la logica del profitto prevarrà come temono i critici? La risposta avrà conseguenze non solo per OpenAI, ma per l’intero ecosistema tecnologico e per il futuro dell’intelligenza artificiale.


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